Viterbo - Usb interviene sulla questione "Termalismo, sentenza Tar occasione per rilanciare occupazione"
La recente sentenza del Tar sul termalismo deve rappresentare per Viterbo un’occasione per rilanciare sviluppo e occupazione, mettendo fine ad una gestione feudale e monopolistica che per decenni ha arginato la crescita di una città che possiede un patrimonio prezioso.
La sentenza ha premiato quei cittadini che con sacrificio da anni stanno portando avanti questa battaglia affinchè la loro città non sia luogo da cui emigrare ma un centro fiorente e sviluppato perchè, come sostengono, ne possiede tutti i requisiti.
Dominato da una politica assente e servile agli interessi di pochi, Viterbo non ha mai sfruttato il suo patrimonio termale anzi, nel tempo, ha dissipato proprietà pubbliche di grande valore come le Terme Inps, oggi ridotte ad un rudere.
Il prezzo lo stanno pagando le nuove generazioni costrette ad allontanarsi dalla città per crearsi un futuro.
Oggi però, la possibilità di aumentare le concessioni, come suggerisce la decisione del Tar, e soprattutto una gestione pubblica competente e trasparente che valorizzi le acque termali, sono il punto da cui ripartire per rimettere in moto l’economia di questo territorio.
Comune e regione abbiano finalmente il coraggio di dire no ad inaccettabili ricatti e si mettano immediatamente al lavoro perchè, non solo esistono le condizioni per salvaguardare gli attuali livelli occupazionali ma c’è anche l’opportunità e soprattutto la necessità di recuperare nuovi posti di lavoro.
Se la politica si riappropria del ruolo che dovrebbe rivestire e abbandona l’inerzia che l’ha contraddistinta fino ad ora, allora Viterbo ha una carta in più da giocare per uscire dal medioevo nel senso più buio del termine.
Sul termalismo il comune e’ chiamato ad una grande resposabilità, quella di dare speranza ai giovani e ai disoccupati della nostra città.
Usb Viterbo