USb Viterbo: " Basta speculare sulla pelle degli stranieri"
“Nella città di Viterbo, e in generale in diversi capoluoghi della penisola, sembra ormai diventata una preoccupante abitudine diffondere notizie denigratorie nei confronti di stranieri e migranti, soprattutto durante i periodi di campagna elettorale, con l’unico risultato certo di esasperare un cieco ed inquietante sentimento di xenofobia e razzismo generale -ha dichiarato la Casa dei Diritti Sociali della Tuscia- L’immigrazione viene spesso percepita con ostilità e paura e questo avviene, in particolar modo, quando un fenomeno come quello migratorio, tanto naturale quanto complesso, non viene trattato con umanità e consapevolezza, ma relegato a mero strumento di retorica politica in virtù dell’angoscia generata da una crisi economica e da una disoccupazione dilaganti.
"Al di là delle false notizie, diffuse da una certa politica, per raccogliere qualche misero voto in più -ha dichiarato l’Usb Viterbo- i migranti e gli stranieri in genere, che lavorano in Italia contribuiscono per il 9% al Pil nazionale, producendo, nel solo 2017, più di 130 miliardi di ricchezza".
Le imprese e i lavoratori stranieri, integrati ed inseriti nella società, portano benefici al nostro Paese, non solo dal punto di vista culturale, ma anche dal punto di vista economico, rappresentando una fetta importante dell’economia dello Stato e versando 11 miliardi di contributi previdenziali e 7 di Irpef, a fronte di una spesa pubblica per i migranti di appena 15 miliardi. Senza considerare il fatto che la maggior parte dei migranti decide, o è costretta, di svolgere mansioni che i cittadini italiani solitamente rifuggono; basti pensare a quante persone straniere vengono impiegate nell’assistenza agli anziani o iniziano a lavorare come addetti alle pulizie.
"I dati ufficiali, diffusi dal Viminale, smentiscono tutti coloro che additano gli stranieri come chi non investe sul territorio, ma manda i soldi nei Paesi di origine -ha continuato l'Usb Viterbo– Infatti, dei soldi guadagnati dai migranti l’85% rimane infatti nei paesi che li ospitano, inoltre l’effetto delle rimesse nei paesi di origine contribuisce in termini di alleggerimento della pressione migratoria”.
L’accoglienza diffusa e un buon modello di integrazione, sono occasione di rilancio e crescita per le piccole comunità e per i centri storici, come per il caso di Riace (Calabria). In particolare, nel territorio della Tuscia, la presenza di stranieri e migranti ha ripopolato il centro storico e le vie cittadine, altrimenti abbandonate al degrado e alla delinquenza, tipica degli spazi lasciati vuoti. La continua costruzione di grandi centri commerciali sulla direttrice Cassia Nord ha costretto alla chiusura piccoli e medi esercenti, situati nelle vie centrali di Viterbo, allontanando così i residenti, privati dei servizi e della convivialità tipica dei negozi di quartiere. La presenza di stranieri e l'apertura di nuove attività commerciali, nonostante debba fare i conti con gli affitti esorbitanti per strutture vecchie e decadenti, ha incuriosito e incoraggiato, italiani e non, a tornare a vivere il centro storico di Viterbo e le sue meravigliose piazze.
Il sindacato e l’associazione concludono manifestando la speranza che media e istituzioni non diano più adito a rappresentazioni false fondate su pregiudizi e che svalorizzano, deumanizzano e criminalizzano i migranti e gli stranieri, non negando che la delinquenza esiste, ma non è una questione né di nazionalità né tanto meno di colore della pelle.
Casa dei Diritti sociali
Usb Viterbo, federazione del sociale