USB: UN'ASSEMBLEA PER SPIEGARE LE RAGIONI DEL 10 E DELL'11 NOVEMBRE
Il 6 Novembre alle 10,30 l’Unione Sindacale di Base di VITERBO ha convocato un’Assemblea dei delegati e degli iscritti presso l’INPS di Viterbo in Via Matteotti.
All’ assemblea parteciperanno Luigi Romagnoli, del Coordinamento Nazionale USB di Pubblico Impiego, e Nazzareno Festuccia del Centro Studi Economici Sociali.
Così USB Viterbo si prepara alle due giornate di mobilitazione del 10 e 11 Novembre.
Il 10 Novembre è il giorno dello Sciopero Generale indetto da USB, COBAS e UNICOBAS, per:
L’Abolizione completa della Legge Fornero, del Jobs Act , della Legge 107 nella Scuola, delle Leggi Minniti/Orlando;
Per veri rinnovi dei contratti;
Per affermare ed ottenere il diritto al salario, al reddito, alla pensione;
Per il rilancio della buona occupazione e la cancellazione della precarietà e di ogni forma di sfruttamento;
Per la difesa e il miglioramento della Scuola e della Sanità Pubblica;
Contro le privatizzazioni e la svendita delle aziende strategiche per il paese;
Per difendere il diritto di sciopero;
Per nuove politiche sociali in tema di diritto all’abitare, di salvaguardia e messa in sicurezza del territorio, di contrasto alla xenofobia e al razzismo.
A Viterbo l’U.S.B. organizzerà per il 10 Novembre un presidio con i lavoratori, i disoccupati, i pensionati, i precari, gli studenti e tutti i cittadini che condividono il nostro pensiero.
L’11 Novembre tutti insieme parteciperemo alla Manifestazione Nazionale di EUROSTOP a Roma:
indetta contro i governi delle banche, della precarietà,dello sfruttamento;
per il rifiuto di tutti i vincoli di bilancio imposti dall’Unione Europea;
per il taglio immediato delle spese militari e il ritiro delle truppe all’estero;
per applicare quella Costituzione che un anno fa abbiamo difeso e che i governi e le politiche dell’Unione Europea stanno distruggendo.
I governanti italiani ed europei, guidati dalle banche e dalle multinazionali , mirano alla cancellazione dei diritti e all’abbassamento del reddito e delle condizioni sociali perché è più semplice mantenere privilegi di pochi in popoli di affamati.
Le loro politiche inique sono sorrette da un’informazione manipolata e ipocrita;
per rompere la bolla di falsità nella quale vogliono farci vivere è necessario uscire dalle nostre case, ricostituire un blocco sociale e portare nelle strade la verità.