Usb immigrazione: Vite invisibili a prezzi stracciati

Noi di USB chiediamo il sacrosanto diritto al lavoro per i nostri figli e per i figli di quelle madri e quei padri che i figli li hanno visti andare via, a volte per sempre, morti in mare o nel deserto della Libia

Viterbo -

Il vento di razzismo e xenofobia che soffia da più paesi Europei, e non solo, ci lascia un po’ attoniti , non deve però farci abbassare la guardia , semmai al contrario deve tenerci svegli e vigili, perché la storia ci insegna che abbassare la guardia è rendersi complici e a poco servono poi i "giorni della memoria" e "quelli del ricordo".

 

Guardandoci attorno non mancano certo, nella nostra vita quotidiana, le occasioni per renderci conto che il razzismo e la xenofobia sono sempre in agguato e colpiscono dove e quando meno te lo aspetti: in pizzeria per esempio. Serata con amici si prende la pizza, si sta insieme e si mangia. Fin qui tutto bene. Peccato però che  la nostra amata pizza   a prepararla siano spesso giovani pizzaioli del Bangladesh  o dello Sri Lanka costretti a lavorare anche dodici ore al giorno, in estate anche sedici, senza alcun giorno di riposo, senza contratto di lavoro e senza alcuna tutela in caso di infortunio o malattia.

 

Persone trattate come bestie da soma da imprenditori  senza scrupoli, oserei dire veri e propri sciacalli, che approfittano della situazione di fragilità in cui si trova inevitabilmente chi viene da un altro paese, senza l'appoggio di una famiglia. Anche i lavoratori italiani sono sfruttati  in una città come Viterbo, dove trovare un lavoro giustamente retribuito è un lusso che pochi si possono permettere.

 

Innescare una guerra  fra poveri è interesse di certa politica che cavalca il razzismo per scopi elettorali, tutto ciò distoglie lo sguardo da chi per malcostume e  disonestà ama arricchirsi sulle spalle degli altri, i datori di lavoro. Le loro malefatte e la crudeltà di cui sono capaci nei confronti dei lavoratori stranieri restano spesso invisibili ai più poiché invisibili ai nostri occhi distratti è la vita stessa degli stranieri. E mentre noi ci lamentiamo perché i nostri figli non trovano lavoro, c'è chi offre a prezzi stracciati agli stranieri quei lavori faticosi e logoranti che il 90% dei nostri figli non farebbero mai.

 

Noi di USB chiediamo il sacrosanto diritto al lavoro per i nostri figli e per i figli di quelle madri e quei padri che i figli li hanno visti andare via, a volte per sempre, morti in mare o nel deserto della Libia. Quando superando l'inimmaginabile ce l'hai fatta a raggiungere il nostro paese, le sofferenze non sono finite, perché nella maggior parte dei casi ci si imbatte in schiavisti che agiscono indisturbati nel silenzio e nell'omertà di quasi tutti, schiavisti che in ogni epoca e in ogni cultura vanno combattuti e denunciati, quelli cui ancora oggi molti fanno fatica ad individuare, perché si annidano tra noi e fanno ipocritamente bella mostra di se nelle prime file delle Messe domenicali o alla guida del SUV che invade i centri storici delle nostre città.

 

Loro sono il vero nemico da combattere, quelli che vogliono arricchirsi sulla vita e la sofferenza degli altri. Uniti, lavoratori italiani e stranieri possiamo batterci per un futuro migliore per noi e per i figli di tutte le madri del mondo.

 

Ada Tomasello

Usb Immigrazione Viterbo