USB DONNE NEL COMMERCIO PER L'ACQUA PUBBLICA

Per un consorzio di Comuni che possa gestire il bene pubblico

Viterbo -

 

Acqua. Risorsa primaria, bene comune. Gestione privata? Assolutamente NO!

La legge 5/2014 dichiara espressamente la possibilità dei Comuni di consorziarsi in modo da poter gestire direttamente l’acqua. L’attuazione di questa legge, però, sembra più che mai un miraggio.

 

Gli ostacoli da superare sono molti e tanti non vogliono che i cittadini spendano il giusto per un bene che è fornito dalla natura.

Dopo il fallimento di Talete ecco che Acea tesse le sue trame e architetta un disegno per accaparrarsi la gestione dell’acqua di tutto il Lazio. Nella provincia di Frosinone 77 paesi si ribellano, intanto, e vogliono uscire da questa gestione privata e troppo costosa.

 

Usb donne nel commercio di Viterbo credono fermamente che chiunque combatta per la tutela di un bene comune vada sostenuto e pubblicamente appoggiato. Le donne USB scendono i piazza insieme al Movimento 5 Stelle, perché l’acqua e la sua gestione non possono diventare una merce di scambio o di arricchimento sfrenato.

 

Già nel lavoro di ogni giorno, si constata come, per aumentare il capitale o arricchire un padrone, si attui lo sfruttamento e la sofferenza di risorse umane, uniche e insostituibili. Non si può privatizzare quello che già è di tutti.

 

L’acqua deve ritornare ad essere gestita direttamente dai Comuni.

La legge lo permette. Basta privatizzare per guadagnare sulla nostra pelle!

 

Valentina Sposetti

USB coordinamento donne nel commercio di Viterbo