Tragica situazione al Belcolle, l'USB raccoglie denunce dei tirocinanti

Viterbo -

Tutto inizia da una giovane tirocinante dell'Università La Sapienza di Roma che definisce tragica la situazione del Belcolle di Viterbo. I ragazzi iscritti al percorso di studi di Scienze Infermieristiche dovrebbero entrare in ospedale per dare, fin da subito, un risvolto pratico alle nozioni teoriche. Sempre affiancati da un tutor, dovrebbero avere la possibilità di imparare sul campo ciò che hanno appreso, nel rispetto dei loro tempi e di quelli dei pazienti. All'ospedale Belcolle non ci risulta essere così. Dopo il lancio da parte dell'Usb Viterbo del questionario di denuncia sullo sfruttamento dei lavoratori della sanità, molti tirocinanti si sono rivolti al sindacato descrivendo grave la situazione. Gli studenti vengono immessi nella struttura senza alcun affiancamento, svolgono 1800 ore di tirocinio (spesso di più perché non possono abbandonare il reparto senza sostituzione) senza nessuna figura di supporto che li guidi fra le varie mansioni, specificando le diversità dei singoli pazienti.

I tirocinanti sono costretti a farsi carico delle carenze di personale e lavorano con gli stessi estenuanti ritmi e le stesse responsabilità degli infermieri dipendenti dell'ospedale. Nel picco degli accessi di questo periodo, denunciato nei giorni scorsi dall'Usb, gli studenti vengono usati come “tappa buchi” senza nessuna vera qualifica ad operare da soli sul malato. I degenti sono esposti a rischi sempre più gravi, mentre il personale cerca di gestire una situazione ormai fuori controllo. 
L'Usb Viterbo esorta Regione e Asl ad assumere il personale mancante (invece di prometterlo solamente). L'Ospedale Belcolle non può più reggersi sullo sfruttamento e i doppi turni del personale sanitario, dipendente o tirocinante.

Per inviare la tua denuncia, completamente anonima, all'Usb Viterbo: 

sondaggi-usb-viterbo.webnode.it/rivendica-i-tuoi-diritti/