Sicurezza, Lega e FdI tentano di importare in città il fallimentare decreto nazionale
La riqualificazione della città dei Papi, per i due gruppi consiliari, non sembra passare da iniziative culturali, ma da telecamere e ronde.
Apprendiamo dai giornali e dalla nota ufficiale di Fratelli d’Italia, dell’approvazione di un emendamento per combattere il degrado della città e restituire un senso di stabilità agli abitanti.
Ci si aspettava un emendamento che finanziasse eventi culturali, promuovesse il turismo o tutelasse i lavoratori
E invece… Si annunciano telecamere, ronde e un manager per la sicurezza dalle non meglio precisate funzioni. Il tutto per una spesa stimata intorno ai 75 mila euro. Come Usb chiediamo pubblicamente all’amministrazione comunale e al sindaco Arena spiegazioni in proposito.
L’intera questione non è di competenza comunale ma ministeriale, Ministero che è in mano proprio alla Lega. Il gruppo consigliare, se sente come urgente un problema sicurezza a Viterbo, dovrebbe rivolgersi al proprio ministro di riferimento e pretendere l’invio di uomini e mezzi che possano aumentare i presidi delle forze dell’ordine nei territori.
Sono stati sbandierati grandi risultati elettorali per la Lega a Viterbo, strano modo di ringraziare da parte del partito. I viterbesi pagano le tasse per uomini e mezzi che il Ministero non invia e, adesso, dovranno sborsare 50 mila euro per delle ronde con il rischio di creare un vero e proprio business della sicurezza?
Queste misure inoltre, se venissero confermate, hanno uno scopo punitivo dalla dubbia utilità. Ad oggi, non ci risulta nessuna delibera che miri invece a prevenire alla radice fenomeni deliquenziali attraverso una cultura della correttezza verso gli altri. Cultura che non si sviluppa tramite la paura della punizione, ma attraverso pratiche di aggregazione e crescita della comunità.
Se il Comune ha la possibilità di investire 75 mila euro, è urgente che riqualifichi i quartieri, a partire da quelli popolari. Pensiamo al Carmine, al Serpentone o a Santa Barbara. Proprio qui sono ormai una triste prassi i cinghiali che passeggiano tranquilli nell’erba alta, attratti dai rifiuti non raccolti ormai da mesi.
La cifra di 25 mila euro verrà stanziata, in base agli annunci, per tappezzare i quartieri storici di Viterbo di telecamere dalla dubbia utilità. La stessa somma va investita in interventi di ristrutturazione dell’intero quartiere storico che possano preservare le caratteristiche peculiari della città medievale e ridarle il gusto valore.
Vanno riaperti e resi funzionali gli immobili storici e culturali della città chiusi da anni e abbandonati al degrado, pensiamo agli ormai ex cinema e alla cantina sociale, solo per citarne alcuni.
Il Comune deve impegnarsi nella tutela dei lavoratori, in quanto istituzione infatti può esercitare determinati poteri in ambito locale come la regolamentazione della aperture festive e domenicali nella Grande distribuzione o il controllo ferreo sul lavoro nero.
Usb Federazione di Viterbo