Se toccano una toccano tutte

Usb, risponde alla chiamata di Kyanos e scende in piazza oggi contro la cultura della violenza

Viterbo -

Oggi, in occasione della sentenza definitiva che vede alla sbarra due esponenti di casapound, accusati di stupro e minacce, saremo, ancora una volta, in piazza.

Portiamo in strada, pubblicamente, le nostre lotte quotidiane per il rispetto e i diritti di tutti.

Urliamo la nostra rabbia, mai stanchi di denunciare come il fascismo consideri la donna una proprietà che serva come fattrice o come gioco sessuale. Una concezione figlia di una cultura patriarcale e maschilista che siamo costretti a respirare nei luoghi di lavoro, in famiglia, nella vita di tutti i giorni. Perfino nella legge, con sentenze chiamate giustizia, che sono invece l'ennesima condanna alle donne che scelgono come vivere la propria esistenza senza alcun padrone che lo faccio al nostro posto.

Troppe volte, in questa città, sono stati concessi spazi di azione e di parola a questi gruppetti, con l'appoggio complice di istituzioni e partiti e il silenzio distratto di molti.

Mai più parleranno coloro che fanno della sopraffazione dell'altro la loro bandiera, nascondendo la vigliaccheria e il nulla del fascismo dietro violenza, minacce e stupri, sempre di notte, sempre in gruppo contro uno, sempre colpendo alle spalle.

Forti nel nascondersi, piagnucolanti se scoperti.

Saremo in piazza oggi,

Mai stanchi di lottare perché i diritti e la dignità siano riconosciuti a tutti.

Esortiamo tutte le associazioni, i partiti e i sindacati che si dichiarano antifascisti e femministi a manifestare oggi alle 17.00 in piazza della Rocca.

 

Usb Viterbo

Elisa Bianchini