Scuse a parole, negligenza nei fatti
Interrotto il Servizio pubblico essenziale dell’assistenza scolastica a causa dei ritardi e delle incapacità del Comune.
Oggi, giorno di inizio delle scuole, a decine di lavoratori è stato impedito di recarsi a scuola e svolgere il proprio ruolo di formatori per bambini e ragazzi con fragilità. Impedimento dovuto al Comune che non è stato in grado di gestire nei tempi e nei modi corretti la gara di appalto per l’assegnazione del servizio di assistenza scolastica
Questa mattina tutti gli assistenti scolastici coinvolti, supportati da Usb e Comitato Tuscia in Lotta, erano in piazza fuori agli uffici dei Servizi Sociali, per chiedere spiegazioni immediate e certezze contrattuali e occupazionali.
La risposta istituzionale del Comune ancora non c’è.
Ieri il Sindaco Arena annunciava una terza cooperativa, né la prima in graduatoria né quella uscente, senza alcuna specifica quali criteri avrebbero permesso di sceglierla fuori bando pubblico e quale futuro per i lavoratori in forze attualmente.
Oggi l’Assessore Sberna ha pronunciato parole vaghe sulla sua vicinanza a lavoratori e famiglie, servite solo a confermate il completo disinteresse di questa amministrazione verso i lavoratori e i ragazzi. A prova, gli unici due funzionari a conoscenza dell’intera vicenda, che potevano dare spiegazioni dettagliate, in base a quanto dichiarato dalla stessa Sberna, risultavano stranamente e contemporaneamente in ferie.
Non vogliamo la solidarietà, vogliamo la dignità del nostro lavoro.
Se il Comune non è in grado di gestire un bando di appalto, rispettando i termini normativi sul riassorbimento di tutti i lavoratori con lo stesso monte orario e gli stessi diritti, deve internalizzare il servizio, assumendo direttamente gli assistenti. Molti di questi lavorano per il Pubblico da più di vent’anni, eppure ogni triennio sono costretti a sottostare al giogo degli appalti al ribasso, con il rischio di perdere tutele e retribuzione.
Dopo la convocazione all’Ispettorato del Lavoro, a cui ricordiamo il Comune non si è neanche presentato, Usb ha richiesto un incontro urgente alla Prefettura.
Siamo in attesa della convocazione. Tutte le Istituzioni sul territorio sono a conoscenza di 15 lavoratori, a cui viene impedito, in modo illegittimo, di svolgere il proprio lavoro e dell’interruzione del Pubblico Servizio dell’assistenza scolastica.
Portiamo avanti tute le azioni necessarie sia di lotta, in piazza, sotto le finestre istituzionali sia sindacali e legali.
Usb Viterbo
Elisa Bianchini