PROVINCIA DI VITERBO, LA SAGA!

Viterbo -

Abbiamo atteso l’esito delle verifiche politiche per esprimere un commento ma purtroppo ormai appare come una telenovela senza fine.

            Alla vicenda dei precari messi in croce per mancanza di fondi adesso si aggiunge la chiamata di un nuovo dirigente per circa 150.000 euro.

             Non capiamo: i soldi ci sono a seguito delle verifiche politiche o ci sono per far funzionare la macchina organizzativa?

            Mentre noi della USB aspettiamo ancora di essere chiamati in procura sulla questione precari, come il Presidente della provincia annunciò agli organi di stampa, l’evolversi degli eventi sui precari e sui costi, (Sprechi?), sta assumendo le dimensioni di una saga da soap-opera americana, dichiara Lino ROCCHI della federazione USB VT.

             Ora si svegliano tutti, sia chi colpevolmente, invece di difendere tutti i precari distribuiva benedizioni o dava il de profundis, sia chi accettava passivamente accordi che gettavano in mezzo alla strada dei lavoratori.

             Non ci interessa infilarci in questa “disputa da Bar” a colpi di dichiarazioni tra maggioranza ed opposizione, ed al tentativo di rifarsi una verginità da chi, contrariamente a noi, non ha contrastato seriamente e pubblicamente questo andazzo.        

            Noi andiamo al merito, prosegue Rocchi, ed il merito è che sui precari si è fatta solo demagogia, dimenticandosi che si tratta di persone reali che hanno bisogni, aspettative e diritti reali. Un anno di dibattito politico, incarico all’università per uno studio approfondito per decidere  che su 68 lavoratori forse dieci non troveranno occupazione nell’amministrazione.

            Abbiamo più e più volte dichiarato che i numeri, (anche quelli dell’università di tor vergata), parlano chiaro, in provincia se si tiene conto di tutti lavoratori “stabili” e di tutti i precari, mancano ancora 46 persone, senza contare i prossimi pensionamenti, quindi la pianta organica ha ampie carenze con serio danno anche per il personale in ruolo; per quanto riguarda i soldi, se si trovano circa 150.000 euro, per un nuovo Dirigente, si possono, anzi si debbono prioritariamente trovare le risorse per questi precari.

            Ma poi, che differenza c’è tra questa nuova figura di “Dirigente Generale che deve coordinare i Dirigenti della provincia” e la vecchia figura del Direttore  Generale come nella precedente Amministrazione e che noi dell’USB, in splendida solitudine, aspramente e duramente contestammo, tanto da plaudire al Meroi dei primi minuti che evitò questa figura ? Soprattutto ci chiediamo sarà una operazione a costo zero?

            Se dovessero per miracolo poi, sciogliersi i cordoni della borsa, sarebbe forse più urgente provvedere a sostenere il reddito del personale in ruolo, privato per tre anni di contratto, con straordinari pagati tramite riposi, produttività annue di circa 500 euro………………………

            Non è che tra qualche giorno, a seguito di una verifica politica, ci troveremo delle nuove figure del tipo delle vecchie segreterie politiche, anche queste dalla USB duramente contestate, magari con un nuovo appellativo di “assistente ai rapporti con gli elettori per l’assessore al…………” o qualcosa di simile?

            I nomi e gli appellativi non sono importanti, è importante la sostanza dei provvedimenti, la natura e le finalità degli stessi, ed in questo caso le sensazioni e “l’odore” che ci arriva non sono positivi.

            Noi della USB, conclude Rocchi, non abbiamo mai smesso di sostenere, sui media e sui posti di lavoro, la vertenza dei precari, dei costi del personale e dove finiscono le risorse con la consueta attenzione, senza fare sconti a nessuno difendendo il diritto al lavoro, alla dignità ed al rispetto di tutti i lavoratori e di tutte le istituzioni di cui, è bene ricordare, i politici e gli amministratori sono soltanto dei servitori e non il contrario, i veri padroni sono i cittadini che hanno il diritto ad una gestione oculata, efficace, efficiente ed onesta della res pubblica.