"PRECARI, SI STA COME D'AUTUNNO SUGLI ALBERI LE FOGLIE": DIBATTITO NEL NUOVO SPORTELLO SINDACALE DI CAPRANICA. 4 dicembre ore 18:00

Viterbo -

INAUGURAZIONE NUOVO SPORTELLO SINDACALE USB PRESSO LA SEDE ARCI DI CAPRANICA

 

Arci Capranica “ Claudio Zilleri” e Usb- federazione di Viterbo in occasione dell’apertura del NUOVO SPORTELLO SINDACALE presso la sede Arci di Capranica discutono di:

 

PRECARI

“si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”

Jobs act da lavoratore a servo

 

INTERVERRANNO:

Arci Capranica “ Caludio Zilleri”

Luca Paolocci Usb Viterbo

Guido Lutrario Esecutivo Nazionale Usb

Comitato di Lotta Lavoratori e disoccupati Viterbo

 

Conclude

 

Sergio De Paola USB Viterbo

Letture e storie del mondo del lavoro a cura di Olindo Cicchetti

 

Ore 21: Cena sociale e concerto di ON THE “ROD” ( Trio Country rock)

 

Introduzione

 

Il diritto del lavoro nasce e trova la propria ragion d’essere, sulla base di una constatazione: il contratto di lavoro è un contratto asimmetrico, cioè i due contraenti non sono uguali, non hanno pari forza. Da una parte, infatti, vi è il datore di lavoro, colui cioè che necessita della prestazione lavorativa per realizzare l’obiettivo della propria impresa e, dall’altra, vi è il lavoratore, che ha bisogno di vendere la propria prestazione lavorativa, magari in concorrenza con migliaia di altri lavoratori, per poter garantire la sua stessa riproduzione materiale e quella della propria famiglia. Cento-cinquant’anni di sudore, lacrime e sangue hanno imposto che nell’ordinamento giuridico del paese, questa specificità del contratto di lavoro fosse assunta a fondamento di una branca particolare del diritto, il diritto del lavoro, e della legislazione sociale, ovvero di quel complesso di norme volte ad assicurare il godimento da parte dei lavoratori dei diritti che sono loro riconosciuti. Il diritto del lavoro, in considerazione dell’asimmetria del contratto di lavoro, è arrivato a definire i cosiddetti “diritti indisponibili”, cioè quei diritti, tipo la retribuzione, le ferie, la tredicesima, il riposo settimanale, ecc., cui il lavoratore non può comunque rinunciare quando sottoscrive un contratto di lavoro; eventuali clausole introdotte in tal senso, estorte semmai a chi è disperato, sono comunque nulle. E’ dal 1980 che il complesso del diritto del lavoro e della legislazione sociale è sotto attacco, i suoi principi e le sue tutele sono state sistematicamente erosi e con il contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti se ne manomettono in maniera radicale le fondamenta. Infatti, con il decreto legislativo 4 marzo 2015 n. 23, il contratto di lavoro a tempo indeterminato full time, ovvero il contratto di lavoro “tipico”, ora si fonda sul fatto che lo Stato, la legge, interviene ad esclusiva tutela del contraente più forte del contratto di lavoro, il datore di lavoro; Nel contratto di lavoro, unico caso tra tutte le fattispecie di contratti regolati dall’ordinamento giuridico italiano, dal 7 marzo 2015 la legge interviene per impedire al giudice di condannare all’integrale risarcimento del danno chi, violando gli obblighi che ha assunto col contratto, procura quel danno all’altra parte. E, ribadiamo, lo fa a difesa del più forte - il datore di lavoro – e contro il più debole – il lavoratore. Nella sostanza o questa alterazione genetica del contratto di lavoro a tempo indeterminato full time è una massa tumorale, da estirpare con un radicale ed invasivo intervento chirurgico, o stiamo assistendo ad una mutazione genetica che, al termine di una ultradecennale produzione di metastasi, ci riporta dal diritto del lavoro alla modernità dell’arbitrio padronale.

 

 

 

 

 

USB – Federazione di Viterbo

 

Arci Capranica “Claudio Zilleri”