Poste Viterbo, chi ha voluto il recapito a giorni alterni?
Il 23 ottobre partirà, anche nella provincia di Viterbo, l'ormai famoso recapito a giorni alterni e nasceranno, come in tutti i posti dove è iniziato, molti problemi per quanto riguarda il recapito della corrispondenza.
Basti pensare che in gran parte del territorio provinciale non sarà garantita nemmeno la consegna di quotidiani e di corrispondenza urgente (la pubblicizzata posta 1 o raccomandata 1).
Leggiamo, con stupore, le levate di scudi da parte di UIL Viterbo e di SPI-CGIL contro questo nuovo assetto che creerà caos per i lavoratori di Poste e per i cittadini italiani ma dobbiamo ricordare che nel settembre 2015 l'accordo, su questo nuovo modello di recapito, Poste Italiane lo ha firmato con i rappresentanti di CISL, UIL, CGIL, CONFSAL, UGL e CISAL.
Già allora era chiaro lo smantellamento del servizio pubblico ma è stato firmato e confermato negli anni a seguire, nonostante i disastri nelle sperimentazioni.
Quindi invitiamo alla chiarezza questi sindacati che firmano questi accordi per poi cercare di salvare la faccia fingendosi contrari.
Bisogna essere chiari con i lavoratori e, in questo caso, anche con i cittadini italiani che stanno per perdere il recapito quotidiano.
Ribadiamo la nostra contrarietà alla privatizzazione di Poste Italiane ed a questo nuovo modello di recapito della corrispondenza e speriamo che anche altre organizzazioni riescano a passare dalle parole ai fatti, magari ritirando la loro firma dall’accordo!
Usb Viterbo
Lavoratori Poste autorganizzati