Obbligo al lavoro domenicale. Solo quattro candidati sindaco hanno risposto

Viterbo -

L’Usb Viterbo presidia le vie principali della città e tutti i centri commerciali per informare lavoratori e piccoli esercenti sugli impegni presi da alcuni candidati sindaco riguardo la regolamentazione delle aperture domenicali e festive.


Nei giorni scorsi, il sindacato di base ha esortato i candidati sindaco a prendere parola sull’obbligatorietà del lavoro domenicale e le aperture festive nel commercio.

Le liberalizzazioni del 2011 e i successivi rinnovi contrattuali firmati da Cgil, Cisl e Uil hanno permesso a grande e piccola distribuzione di imporre il lavoro festivo e domenicale. Nonostante sia ormai certo il mancato aumento degli acquisti, che vengono solo ridistribuiti nell’arco della settimana e il mancato aumento dell’occupazione, nel commercio, nella sola città dei Papi, vi è stato un calo dell’11% dei posti di lavoro.

Eppure continuano a spuntare negozi aperti fino a mezzanotte, sette giorni su sette, che vanno a ledere il diritto costituzionale al giorno di riposo. Eppure questo è un settore che occupa circa 2 milioni di persone, fra commercio all’ingrosso e al dettaglio, il 20 % del totale.

Il sindaco, però, può intervenire con strumenti amministrativi e in ambito locale, regolamentando le aperture e cancellando, di fatto, tale obbligatorietà.

L’Usb ha inviato una lettera aperta a tutti e sette i candidati sindaco della città di Viterbo, solo 4 fra loro hanno risposto.

Paola Celletti e Massimo Erbetti, rispettivamente delle liste Lavoro e Beni comuni e M5S, hanno risposto in modo dettagliato a riguardo, proponendo delle soluzioni concrete e immediatamente applicabili.

Chiara Frontini, coordinamento VentiVenti e Viterbo Cambia e Francesco Serra, liste Viterbo per i cittadini e Impegno comune, hanno comunicato il loro interesse sulla tematica, impegnandosi in un tavolo operativo di confronto che tuteli lavoratori e utenti.

Gli altri tre candidati, nonostante le sollecitazioni, non si sono espressi in merito, non ritenendo prioritaria la tutela dei diritti dei lavoratori.

 

DI SEGUITO SI RIPORTANO LE POSIZIONI COMPLETE DEI QUATTRO CANDIDATI A SINDACO CHE HANNO RISPOSTO:

 

ViterboShare– Riceviamo e pubblichiamo – Ho letto con interesse la nota dell’Usb sui tempi e sugli orari della città e soprattutto sui tempi di vita dei lavoratori della grande distribuzione.

Non ho alcuna difficoltà a esprimermi a favore di una rigorosa regolamentazione delle aperture festive della grande distribuzione. 

Innanzi tutto per una questione di dignità dei lavoratori, costretti da un contratto iniquo – che prevede soltanto precarietà in cambio di una retribuzione minima – a rinunciare ad affetti  e relazioni in un turbinio di turnazione festive, il cui sostanziale effetto non è  neppure quello di aumentare il profitto e tanto meno quello di procedere all’assunzione di nuovo personale, ma piuttosto quello di eliminare la concorrenza dei piccoli commercianti, favorendo peraltro la lottizzazione delle periferie intorno ai grandi centri commerciali.

Al contrario, il programma della lista Lavoro e Beni Comuni si pone l’obiettivo di riqualificare i centri storici di Viterbo e delle sue Frazioni, oggi a rischio di abbandono, favorendo il ritorno del piccolo commercio e dei servizi che ovviamente non possono competere con centri commerciali aperti 7 giorni su 7, quasi 18 ore al giorno. 

Ridare dignità  al lavoro, ai lavoratori,  preservare il tessuto commerciale e produttivo di una comunità  sono parti del nostro bene comune, di una vita civile a cui non intendiamo rinunciare.

Dovrà semmai essere compito della nuova amministrazione favorire forme di turnazione dei piccoli esercizi commerciali e di ristorazione nei centri storici, secondo le verificate esigenze dei residenti ed anche in funzione dei flussi turistici: ci capita spesso nei giorni festivi di incontrare gruppi di turisti che vagano in una città deserta.

In alcune regioni d’Italia questa riflessione sta  prendendo piede e ci risulta che ad esempio in Trentino si sia già tradotta in atti amministrativi e questo  ci conforta nei nostri obiettivi.

Cambiare si può, si deve, è  necessario  e giusto.

Paola Celletti. Lavoro e Beni comuni

 

Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – La normativa nazionale consente alle attività economiche, operanti nel settore del commercio al dettaglio, di organizzare il servizio di vendita al pubblico senza vincoli di orari e di giornate di chiusura.

Le liberalizzazioni selvagge di Monti e dei decreti Bersani hanno fallito e stanno uccidendo i piccoli esercizi desertificando il nostro centro storico e, lo strapotere dato ai centri commerciali e alla loro insana abitudine di tenere aperti i negozi 7 giorni su 7,dimostra che i consumi non sono aumentati perché i cittadini hanno iniziato a spalmare le spese su sette anziché su sei giorni.

E intanto la grande distribuzione, ossia i centri commerciali, si tiene a galla comprimendo i diritti dei lavoratori e abbattendo così gli oneri delle aperture nei giorni di festa. Esiste, poi, una questione antropologica e di natura etica e riguarda il diritto di chi è impiegato nelle attività commerciali di rimanere a casa con la propria famiglia.

Per questo il Movimento 5 Stelle di Viterbo, in linea con la proposta legge del nazionale in materia di disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali presentata il 15 aprile 2013, ha inserito nel proprio programma un codice comportamentale che persegua la salvaguardia dei diritti  dei lavoratori, delle piccole imprese e del rispetto delle ricorrenze civili e religiose.

Il codice di comportamento prevede:
• Il rispetto degli orari di apertura e di chiusura, l’obbligo della chiusura domenicale e festiva.

• L’apertura del 25 per cento degli esercizi commerciali per ciascun settore merceologico in ciascuna domenica o giorno festivo, comunque non oltre il massimo annuo di dodici giorni di apertura festiva per ciascun esercizio commerciale

• Rispetto delle festività religiose e civili. Impegno a non effettuare aperture nelle festività laiche e religiose patrimonio e tradizione della collettività: 1 gennaio – 6 gennaio-25 aprile – 1 maggio –  Pasqua – Lunedì di Pasqua – 15 agosto – 1 novembre –8 dicembre- 25 dicembre – 26 dicembre.

• L’istituzione di un osservatorio con rappresentanti delle organizzazioni di categoria, rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e rappresentanti delle organizzazioni dei consumatori e che abbia come scopo quello di vigilare sul rispetto del codice comportamentale e quello di salvaguardare lavoratrici e lavoratori.

Massimo Erbetti, M5s

 

 

Viterbo, 1 giugno 2018 - È indubbio che negli ultimi 20 anni ci sia stato un indebolimento del lavoro e dei lavoratori rispetto alla forza di chi investe e condiziona il funzionamento dell’economia e dei mercati. Tutto questo ha avuto e ha ricadute concrete sulla vita delle persone, generando, il più delle volte, precarietà e incertezza verso il futuro. Le iniziative rivolte a riequilibrare la forza del lavoro e a tutelare i diritti dei lavoratori vanno intraprese e perseguite. A maggior ragione se parliamo di una città, di una comunità. Ridurre le disuguaglianze e offrire più opportunità sono per me delle priorità. Naturalmente dobbiamo anche essere consapevoli di come siano cambiate le esigenze dei cittadini e di quanto sia necessario che una città offra più servizi di qualità. In questo senso sono disponibile a un confronto vero sugli orari e sui tempi, che aiuti a trovare le soluzioni migliori a tutela dei lavoratori e a garanzia di servizi diffusi ed efficienti. D’altro canto il mio impegno per il centro storico, per le periferie e per le frazioni vuole sottolineare proprio questo: una crescita equilibrata e “umana” di Viterbo per realizzare una comunità più unita e accogliente.


Francesco Serra, candidato sindaco delle liste civiche Viterbo dei cittadini e Impegno comune

 

 

Il Movimento civico Viterbo Venti Venti è disponibile a tenere in considerazione le istanze di tutte le parti coinvolte qualora dovessimo essere chiamati a guidare la città. Il nostro metodo di governo sarà improntato all’ascolto ed alla partecipazione, come infatti stiamo dimostrando ed abbiamo dimostrato in questi anni di opposizione e con il nostro programma partecipato. Restiamo a disposizione per ulteriori confronti.

Coordinamento Viterbo Venti Venti e Viterbo Cambia