"Non si ferma il tentativo della Regione Lazio di privatizzare la sanità. Questa volta viene colpita l'assistenza domiciliare".
“Non si ferma il tentativo della Regione – denuncia l’Usb Viterbo – di privatizzare la sanità. Questa volta viene colpita l’assistenza domiciliare”.
L’Usb Viterbo ha recentemente denunciato come la Regione, con il silenzio della Asl, stia privatizzando la sanità, in particolare nel territorio di Viterbo e provincia.
Dopo la messa a bando dell’assistenza psichiatrica e l’esternalizzazione della dialisi a favore di cliniche private, la speculazione continua a colpire, questa volta con la privatizzazione dell’assistenza domiciliare, per cui la Regione è pronta a pubblicare un capitolato d’appalto.
Fino ad ora, il servizio svolto dal personale interno alla Asl, nonostante il ridotto personale impiegato che, come in altri settori, è sotto pressione, risulta un servizio molto qualificato e professionale.
La stessa professionalità sarà mantenuta dal privato, il cui scopo è quello di fare utile sul servizio?
Purtroppo, sono moltissimi i casi in cui il privato, per assicurarsi un margine economico sul servizio aggiudicato, risparmi facendo svolgere il lavoro a personale sottopagato o, peggio, con una qualifica che non è idonea. Inoltre, visto che il controllo, da parte della Asl, sulla gestione del servizio esternalizzato è praticamente inesistente, a farne le spese è, come al solito, la salute dei cittadini.
Il 18 febbraio Nicola Zingaretti ha approvato un decreto di capitolato d’appalto, in cui invita le ditte ad accreditarsi per gestire l’assistenza domiciliare.
La regione fornisce anche delle linee guida e un tariffario per facilitare le aziende. La scusa ufficiale, utilizzata, è l’aumento degli assistiti: logica vorrebbe un aumento del personale interno, non certo la svendita dei pazienti e dei lavoratori in base ad un tariffario, come banalissima merce.
Zingaretti è stato eletto per il secondo mandato alla regione Lazio e, appena due mesi fa, aveva garantito la stabilizzazione del personale interno e assunzioni per tutti i profili del Servizio Medico Sanitario.
Le premesse al secondo mandato sono le peggiori.
L’Usb Viterbo esorta il neopresidente a garantire il diritto alla salute e alle cure per tutti, così come viene promulgato dalla costituzione su cui lui stesso ha giurato. Il sindacato infine, invita la direzione strategica della Asl a valutare con attenzione i costi che questa privatizzazione selvaggia potrebbe portare.