L'Usb Viterbo denuncia la scure della Asl sui pazienti psichiatrici e i lavoratori del settore
egione e Asl continuano la svendita di tutta l’assistenza psichiatrica, lasciando vivere più di 20 lavoratori e centinaia di pazienti nell’incertezza. Inizialmente sono stati colpiti i Pai, piani assistenziali individuali, con il 60% in meno delle ore e il dimezzamento delle risorse economiche. Poi, la Asl, non paga di aver destabilizzato i lavoratori e messo a rischio la continuità terapeutica dei pazienti, rischia di mettere in serio pericolo anche le comunità socio riabilitative. Queste ultime rappresentano il primo passo del percorso del paziente psichiatrico che gli permette in un secondo momento, attraverso i Pai, di immettersi in un progetto di coabitazione per autodeterminarsi. La svalutazione, o addirittura il blocco, di queste due realtà farebbe perdere ai pazienti qualsiasi possibilità di uscire dalla marginalità della malattia e di tornare a considerarsi e ad essere considerati persone.
L’Usb Viterbo è venuto a conoscenza di alcuni trasferimenti di pazienti, non necessari dal punto di vista terapeutico, verso strutture private. Il sindacato si augura che l’emanazione di questi appalti al ribasso non sia una bieca speculazione per agevolare le esternalizzazioni e far arricchire i privati, presenti sul territorio della Tuscia.
L’intera struttura Usb, a fianco dei lavoratori, dei pazienti e delle loro famiglie, è pronta alla mobilitazione, se la Asl non dovesse annunciare passi indietro.