INPDAP: PETIZIONE POPOLARE CONTRO LICENZIAMENTI E PRIVATIZZAZIONE DEI SERVIZI

Viterbo -

Dopo le manifestazioni e le occupazioni di molte sedi territoriali dell’INPDAP, da Torino a Chieti, passando per diverse sedi della capitale, non ultima la stessa Presidenza Inpdap, anche a Viterbo continuano le iniziative a difesa dei lavoratori Inpdap e del sistema previdenziale pubblico, dichiara Paola CELLETTI della USB P.I. Viterbo, per il 30 dicembre, abbiamo indetto un’assemblea dei lavoratori, presso la sede di Viterbo, durante la quale si svolgerà anche un volantinaggio all’utenza per informare i cittadini che

l’operazione con cui il Governo Monti sta cancellando Inpdap ed Enpals non produrrà alcun risparmio come vorrebbe far credere, mentre provoca in prima battuta la perdita di 700 posti di lavoro fra i dipendenti considerati in esubero, ed in prospettiva lo smantellamento del sistema previdenziale pubblico in favore della cosiddetta previdenza complementare privata, che Bonanni, segretario generale della Cisl, vuole rendere obbligatoria.

 

Sul piatto c’è la gestione di una società che movimenta circa 9 miliardi e gestisce 20 fondi Immobiliari. L’Inpdap e l’Enpals sono infatti titolari di quote azionarie di FIMIT, primo fondo immobiliare chiuso ad apporto pubblico, divenuto IdeaFimit sgr dopo la fusione con First Atlantic, il cui capitale sociale è oggi controllato per il 61,3% da De Agostini, per il 18,33% da INPDAP, l’11,34% da ENPALS e il 5,97% da Enasarco”.

 

Con la soppressione di Inpdap ed Enpals ed il trasferimento di IdeaFimit sgr all’INPS, si autorizza di fatto quest’ultimo all’ingresso in Borsa, cosa non concessa prima all’istituto nazionale di previdenza. Insomma l’Inps si quoterà in borsa con i contributi versati dai lavoratori”.

 

La privatizzazione del sistema previdenziale pubblico inoltre, prosegue CELLETTI, non avrà che pesantissime ripercussioni sui cittadini come, tra l’altro si è già potuto constatare per tutte le privatizzazioni già avvenute in altri settori, riduzione e dei servizi e aumento dei costi per la collettività.

 

La gestione del credito, oggi gestito dall’Istituto e domani in mano a banche e ad Assicurazioni, sarà il primo prezzo da pagare e a seguire il saccheggio delle liquidazioni dei lavoratori da parte dei fondi privati e dei loro immensi consigli di amm.ne.

 

Gli impegni assunti dal Ministro Fornero, durante la manifestazione USB dello scorso 15 dicembre, per la salvaguardia dei 700 lavoratori Inpdap, non hanno ancora trovato traduzione. Le rassicurazioni espresse dal Presidente Mastrapasqua, il quale ha annunciato il riassorbimento di tutti i lavoratori all’interno dell’Inps, non dispongono al momento di strumenti concreti, mentre invece la legge che cancella l’Inpdap avrà effetto immediato.

 

La USB chiama pertanto i cittadini a partecipare attivamente all’assemblea di domani, conclude Celletti, leggendo ciò che da altri viene taciuto e sottoscrivendo la petizione a difesa di lavoratori e di cittadini.

 

Non si risana l’economia con i licenziamenti e con gli spostamenti dei capitali pubblici a quelli privati, non si risana un paese con il governo dei banchieri.