I Vigili del fuoco di Viterbo su LA 7
Se per un vigile permanente l’addestramento dura un anno, al vigile precario, in un corso di 120 ore, viene spiegato tutto quello che gli serve. L’esperienza, poi se la costruisce sul posto.
Emiliano Salcini, coordinatore provinciale di Usb Vigili del fuoco di Viterbo, sbarca sul LA7.
Partecipa al programma Tagadà in onda nella fascia pomeridiana, condotto dalla giornalista Tiziana Panella, mettendo in rilievo le difficili condizioni di lavoro dei pompieri. (vedi l'intervista www.la7.it/tagada/video/emiliano-salcini-usb-vigili-del-fuoco-12-04-2016-180546)
Emilio Salcini si presenta vestito da pompiere con solo il giubbotto perché vuole mettere in evidenza come gli indumenti in dotazione sono, ormai un lusso: gli elmi vfr3000 sono scaduti, le scarpe, dopo sei anni di sali e scendi, da buttare.
Inizia l'intervista parlando dei componenti precari dei vigli del fuoco che sono circa il sessanta per cento in Italia. In numeri, su 60.000 vigili, 37.000 sono donne e uomini che hanno un lavoro discontinuo. Senza queste persone sarebbe impossibile lavorare perché vanno a sopperire le poche forze “permanenti” dei pompieri.
Usb si è battuta e si batte per stabilizzare queste persone in modo da avere una vita e delle retribuzioni più dignitose. Ora lavorano per quattordici giorni con possibilità di richiamo per due tre volte l’anno. In tutto possono lavorare quarantadue giorni, in modo che non siano un costo per lo stato.
Se per un vigile permanente l’addestramento dura un anno, al vigile precario, in un corso di 120 ore, viene spiegato tutto quello che gli serve. L’esperienza, poi se la costruisce sul posto. Ma quando scoppia un incendio o c’è da salvare qualcuno in difficoltà, i vigili del fuoco sono tutti uguali. Chi è precario deve prodigarsi e camminare allo stesso passo di chi ha avuto un anno per affrontare situazioni di pericolo.
Si risparmia sulla formazione, si risparmia sulle assunzioni, si taglia personale e alla fine quello che rimane è il dover difendere e salvare vite umane. Già Salcini, nella manifestazione avvenuta a fine 2015 sotto gli uffici comunali della città di Viterbo, aveva messo in evidenza come dal 2011: “si sta attuando la politica di smantellamento del soccorso tecnico urgente, ridisegnando la presenza del corpo nazionale sul territorio non in base ad una “strategia di intervento,” ma in riferimento ad un risparmio di spesa.
Dopo trasmissione andata in onda il 12 4 2016 su LA7 Salcini afferma:“stiamo arrivando piano piano dritti al nostro obiettivo di denuncia della condizione lavorativa dei vigili del fuoco in Italia, ce ne accorgiamo dalle reazioni sconclusionate, dei commenti che affollano i social media. Secondo noi l'unica reazione dovrebbe essere quella di scendere in piazza senza avere paura delle ripercussioni e combattere.
Emanuela Dei