Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione
Ricorre oggi 3 ottobre la Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione, istituita nel 2016 in seguito alla tragedia avvenuta il 3 ottobre 2013, giorno in cui persero la vita 368 persone annegate al largo di Lampedusa a poche miglia dalla costa.
368 persone strappate per sempre alla vita, ai loro cari.
Malgrado l'istituzione di questa giornata e le parole dette i giorni immediatamente successivi alla tragedia, nonostante i proclami da parte di politici ed istituzioni, nulla o quasi è stato fatto per evitare che donne, uomini e bambini perdessero la vita nel mar mediterraneo. Anzi, dal 2013 al 30 settembre di quest'anno i morti o dispersi nelle acque del mediterraneo sono oltre 19 mila. Come se una cittadina grande come Civita Castellana, che di abitanti ne conta poco più di 16 mila, sparisse inghiottita dalle acque.
Parliamo di persone, non di numeri.
Persone che hanno lasciato parenti ed amici per trovare una vita migliore e hanno trovato la morte. Parliamo di persone che avevano sogni, sentimenti, affetti, voglia di vivere. Dopo la tragedia del 3 ottobre 2013 altre ne sono avvenute. Solo nel 2019 sono 7453 le persone sbarcate in Italia e 669 i morti, nello scorso mese di luglio sono morte 234 persone. Come Usb Federazione del Sociale vogliamo ricordare le 19 mila persone morte in questi anni e lo facciamo tenendo ben presente la necessità di cambiare l'attuale legge sull'immigrazione e lottando a fianco a chi, sopravvissuto all'attraversamento del mediterraneo, è riuscito a salvarsi giungendo qui da noi. Dove le politiche degli ultimi anni, e un crescente disinteresse per l'umana dignità ha generato, semmai ve ne fosse bisogno, altre situazioni di dolore e sfruttamento.
Lottare instancabilmente per la dignità di queste persone e la salvaguardia dei loro e dei nostri diritti è il modo che meglio conosciamo di onorare quanti hanno perso la loro giovane vita nel nostro mare.
Federazione del Sociale Usb
Ada Tomasello