Commercio, USB risponde al sindaco di Viterbo: "Nessuna vaga promessa, vogliamo misure immediate per la sicurezza"
Non si possono usare risposte evasive e generiche quando si tratta della salute e sicurezza del territorio che si amministra
Leggiamo questa mattina, sulla stampa locale, delle parole del sindaco Arena su generici ed eventuali controlli che verranno effettuati per tutelare i lavoratori del Commercio e i clienti che affollano i punti vendita. Una risposta a dir poco evasiva, tanto che è stato scelto il solo mezzo stampa, non c’è alcuna convocazione di un tavolo né tantomeno un impegno scritto e concreto.
USB ha scritto ad Asl e Comune, le Istituzioni che sul territorio hanno l’obbligo di vigilare su salute e sicurezza, chiedendo la convocazione di un tavolo a cui siedano anche le associazioni di categoria dei datori di lavoro. Le aziende devono assumersi le loro responsabilità e investire, almeno una parte di quanto i lavoratori gli hanno permesso di guadagnare, in sicurezza e riduzione dell’orario e dei carichi.
Ad oggi, a partire dal Black Friday, passando per l’8 Dicembre, i dipendenti ci hanno denunciato una totale mancanza delle regole per diminuire i rischi di contagio da Covid19. Nessun controllo viene fatto agli ingressi dei centri commerciali, per verificare la temperatura e il corretto uso delle mascherine da parte dei clienti. Questi entrano in massa, senza nessun filtro all’afflusso massimo, spesso in chiacchiere con la mascherina abbassata o addirittura in mano.
I lavoratori, in aggiunta alle loro mansioni specifiche, sono costretti a mansioni di sorveglianza e controllo sulla clientela che, ormai esasperata dal lungo periodo di pandemia, risponde con menefreghismo, offese e insulti.
Allo stesso modo, sappiamo che troppi marchi commerciali obbligano i lavoratori ad effettuare anche la sanificazione, una mansione delicata, che andrebbe fatta da esperti per ridurre qualsiasi rischio di diffusione della malattia che si permane anche sulle superfici.
Con i contagi che aumentano in città e la difficoltà del tracciamento dei casi positivi, i centri commerciali, spazi chiusi, affollati e senza alcun distanziamento, sono i luoghi ideali dove una sola persona positiva può facilmente diffondere il contagio.
Con il rischio di possibili focolai, non servono dichiarazioni a mezzo stampa, serve un tavolo immediato per mettere in atto tutte le misure di salute e sicurezza previste dalla normativa per tutelare la salute pubblica. Ricordiamo infatti, come tutte le misure di prevenzione e protezione varate per contenere il virus siano tutt’ora in vigore. In proposito, a livello nazionale, si dichiara la volontà di estendere lo stato di emergenza, invitando a vaccinarsi e a mantenere le distanze e le protezioni, mentre a livello locale, dopo tre giorni, non vi è nessuna risposta ufficiale se non superficiali dichiarazioni alla stampa.
Servono risposte rapide e concrete, senza di esse, USB al fianco di tutti i lavoratori coinvolti, metterà in atto tutte le azioni di tutela e lotta necessarie. La salute e sicurezza viene prima del profitto e dello shopping natalizio.
USB Viterbo