Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi

Viterbo -

In tutta italia una percentuale considerevole di contagiati, malati e deceduti sono riconducibili alle RSA e/o a quei centri che si occupano della cura e della riabilitazione della persona.

Quasi sempre si è verificato improvvisamente di passare da casi zero a decine di persone positive al virus, se non già ammalate, in alcuni casi decedute.

Sorge spontaneo chiedersi se, escludendo veri e propri reati, i responsabili di queste strutture, sottovalutino la gravità dei fenomeni con una forte resistenza ad ammettere i contagi.

L’emergenza sanitaria ci ha mostrato l’importanza del Pubblico. Nonostante anni di tagli e privatizzazioni, che hanno ridotto drasticamente posti letto, personale e strumentazioni, il Sistema Sanitario Nazionale sta facendo fronte all’epidemia.

E la sanità privata? Descrittaci come modello da seguire, con fondi statali e regionali per convezioni ed esternalizzazioni, non riesce a salvaguardare la salute dei dipendenti né tantomeno quella dei degenti.

Da questa fotografia ci nasce una considerazione e una richiesta;

Non aspetteremo l’ennesimo focolaio. Deve essere avviata subito una campagna di tamponi e una verifica capillare dei ricoveri e dei decessi degli ultimi mesi.

Chiediamo risposte immediate alle autorità preposte: Asl, Prefettura e Sindaci.

 

Usb e il Comitato per la Sanità Pubblica insieme nella campagna Preveniamo-Distanziamo per la tutela di lavoratori e degenti nelle strutture di lungo degenza

 

Unione Sindacale di Base

Comitato civico per una sanità pubblica