Al via l'inchiesta Usb Viterbo sui disservizi della sanità
La morte in corsia della lavoratrice della sanità di Anzio all’età di 66 anni, è, secondo Usb, l’epilogo di una riforma della previdenza vergognosa e la conseguenza di anni di sfruttamento del personale. I lavoratori sono costretti ad effettuare doppi turni e a rinunciare ai riposi grazie al blocco del turn-over nella sanità pubblica che ha causato organici estremamente carenti di personale sanitario. I danni a cascata nella sanità privata sono conseguenti.
A farne le spese come al solito sono i cittadini, i quali non ricevono un servizio adeguato vista l’enorme carenza di infermieri e i lavoratori sottoposti a turni massacranti e spesso costretti a svolgere anche mansioni che appartengono ad altre figure professionali.
Cittadini e lavoratori sono gli anelli deboli della catena e subiscono le conseguenze di una Sanità intesa come una qualsiasi azienda privata che, in linea con la politica capitalistica europea, subordina la salute al profitto e alle regole economiche e, di conseguenza, taglia sulla spesa per il personale.
A partire da qui, l’Usb di Viterbo, lancia una prima inchiesta rivolta ai lavoratori della sanità della provincia.
“Andrea è uno dei primi che ha risposto alla nostra campagna -ha dichiarato Luca Paolocci dell’Usb Viterbo- “Andrea ci ha scritto, in modo completamente anonimo, di come nella clinica dove lavora sia ancora assunto come Operatore Tecnico assistenziale, invece che Operatore socio sanitario, una figura ormai obsoleta, utilizzata solo per pagare meno i lavoratori. Gli infermieri vengono costretti a doppie notti, che dovrebbero essere effettuate solo in caso di emergenza, senza diritto al riposo necessario. Il servizio notturno viene affidato agli ausiliari, che non potrebbero mettere mano sul paziente perchè non hanno le competenze necessarie, ma vengono utilizzati perché costano molto meno. Paolocci ha concluso denunciando la “situazione devastante” della sanità nella Tuscia e chiamando una grande mobilitazione sul territorio che unisca cittadini e lavoratori.
Quale prima azione propedeutica invita tutti coloro che hanno subito o subiscono umiliazioni e sfruttamento nella sanità a rivolgersi all’Usb Viterbo, anche in forma completamente anonima, attraverso il questionario, al seguente link: sondaggi-usb-viterbo.webnode.it/rivendica-i-tuoi-diritti/