11 Marzo, mobilitiamoci per il diritto alla Salute
Giovedi 11 Marzo, Usb sarà sotto le Prefetture di tutta Italia per rivendicare la salute come diritto per tutti senza brevetti né profitto
Giovedi, a partire dalle 10.00, presidiamo la Prefettura, come emanazione del Governo sul territorio, uniti con tutte le piazze d’Italia per chiedere che il nostro Paese voti in Europa per togliere i brevetti sui vaccini.
In un anno di pandemia, abbiamo visto la ricerca pubblica piegata ai voleri e al profitto delle grandi multinazionali del farmaco, ognuna ha speculato sulla sperimentazione dei vaccini, per poter arrivare prima delle altre, per accaparrarsi il massimo del guadagno e piazzarsi nell’enorme mercato aperto dalla pandemia. Salvo poi tagliare le dosi, ritardare le consegne alla ricerca del pagamento sempre più alto.
Dall’altra parte lo Stato, e le Regioni, sicure dell’affidabilità delle multinazionali, hanno sottovalutato il potenziamento del sistema sanitario, da decenni al limite fra tagli del personale e dei posti letto, commissariamenti, turn over e chiusure delle piccole e medie strutture.
Ma quale diritto alla salute può essere garantito se il personale sanitario opera sottorganico, senza riposi né ferie, costretto a turni di 12 ore.
La Regione non ha rispettato minimamente il Piano assunzionale, gli incrementi di organico necessari non sono stati effettuati, a malapena sono stati coperti i pensionamenti. Nel Viterbese, solo per fare un esempio, in tutto il 2020, in piena pandemia, non è stata effettuata nessuna assunzione stabile di infermieri. Le prime chiamate per aumentare l’organico, al momento ancora a tempo determinato, sono del mese scorso.
L’11 Marzo sarà trascorso un anno da quando l’Oms ha dichiarato l’emergenza pandemica da Covid-19 e sembra nulla sia cambiato con zone rosse e arancioni in espansione e un possibile lockdown.
Il vaccino avrebbe dovuto risolvere tutto.
Le multinazionali però hanno trovato clienti più vantaggiosi dell’Europa e il Covid-19 muta talmente in fretta da rendere inservibili i vaccini se non si somministrano in fretta, proteggendo la maggior parte della popolazione.
Non esistono più obiezioni possibili, la pandemia ci ha mostrato come la salute o è un diritto garantito a tutti o non esiste per nessuno. Questo non è solo un principio di giustizia sociale, nessuno di noi potrà sentirsi al sicuro finché ci sarà qualcuno che resta tagliato fuori dalla possibilità di proteggersi dal contagio, dalla somministrazione di vaccini sicuri ed efficaci, in qualsiasi angolo del mondo, perché, fino ad allora, ci sarà sempre la possibilità di far ripartire la catena dei contagi e la tragedia in cui siamo immersi.
Invitiamo tutte le forze sociali e cittadine a scendere in piazza
Giovedi 11 Marzo, ore 10.00, in Prefettura
Usb Viterbo
Elisa Bianchini