AS.I.A TUSCANIA:più manutenzione meno burrocrazia

Si sta verificando un vero e proprio attacco da parte del governo RENZI che ha riscritto il decreto sulla vendita delle case popolari a prezzo di mercato da parte dell’Ater

Roma -

L’associazione AS.I.A. (Associazione inquilini e abitanti) conferma la propria adesione allo sciopero generale del 21 ottobre e al no Renzi day del 22 e lo fa sia per solidarietà nei confronti di tutte le parti sociali più deboli continuamente martoriate da decisioni politiche che hanno peggiorato le condizioni economiche del Paese salvaguardando solo i diritti dei poteri forti banche, assicurazioni, grandi industrie e grandi risparmiatori, ma anche e soprattutto per denunciare il crescente disagio fra gli inquilini delle case popolari, di cui si occupa principalmente AS.I.A., che ogni giorno sono costretti ad affrontare disservizi di ogni genere a causa dei continui tagli sulla spesa sociale.

 

Come se non bastassero le insufficienti manutenzioni agli immobili e la farraginosa burocrazia che gli inquilini sono costretti a subire per ogni tipo di richiesta, si sta verificando un vero e proprio attacco da parte del governo RENZI che ha riscritto il decreto sulla vendita delle case popolari a prezzo di mercato da parte dell’Ater. Tra l’altro gli immobili pur essendo di proprietà dell’Ater sorgono nei territori comunali. Una palese contraddizione: come si fa a vendere un bene non di proprietà?

 

Inoltre in caso di riscatto, gli inquilini, anziché pagare una somma calcolata detraendo gli affitti già versati , sarebbero costretti a pagare cifre esorbitanti nella maggior parte dei casi non disponibili, visto che parliamo di persone o nuclei familiari a basso reddito. In particolare nella zona di Tuscania l’ex complesso Gescal costruito dopo il terremoto del 1971 era “tutelato” da una delibera comunale che specificava come l’unica forma possibile per diventare proprietari fosse il Riscatto.

 

L’intero complesso “Ex Gescal” versa oggi in condizioni precarie e necessiterebbe di una pesante verifica strutturale e visti gli ultimi tragici terremoti avvenuti nel centro Italia, di adeguamenti antisismici. Numerosissime sono infatti le lamentele degli abitanti su cornicioni pericolanti box cantine e appartamenti ai primi piani che spesso si allagano se piove un po’ più forte. Gli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione sono pochi e tardivi a causa dei tagli sempre più pesanti alle amministrazioni comunali.

 

Problemi molto sentiti fra gli abitanti del complesso che si sentono abbandonati come fossero cittadini di serie B. È necessario dire un chiaro e forte NO ad un tipo di politica fatta di slogan che solo a parole è dalla parte dei più deboli.

 

Alessandro Giuliano

Asi.a Tuscania