COSTITUITO A VITERBO IL COORDINAMENTO LAVORATRICI PRECARIE UNICOOP TIRRENO

Le lavoratrici coop alzano la testa

Viterbo -

Nei giorni scorsi, nella sede provinciale della Federazione USB di Viterbo, si è costituito il Coordinamento Lavoratrici Precarie Unicoop Tirreno, dichiara Lino Rocchi Coordinatore Confederale USB VT, la partecipata ed animata riunione che ha preceduto la costituzione del coordinamento ha avuto per oggetto le preoccupanti notizie che ci giungono dai precari di tutti i territori in cui opera Unicoop Tirreno e ha portato alla luce la determinazione di queste lavoratrici a rivendicare il loro sacrosanto diritto all’assunzione.

            La riunione è stata convocata con l'obiettivo di condividere un percorso di lotta che impedisca ad Unicoop Tirreno di disfarsi delle lavoratrici che per anni hanno sacrificato vita personale ed affettiva nella speranza di un’assunzione a tempo indeterminato. Il coordinamento coinvolgerà le istituzioni del territorio a tutti i livelli, gli organi di informazione, le sezioni soci e chiederà un’incontro ad Unicoop Tirreno che disattende la legge: chi raggiunge con la stessa azienda i 36 mesi di lavoro con contratti a termine ha diritto all'assunzione a tempo indeterminato, e non serve evocare la crisi per aggirare tale norma. 

            La Coop, prosegue Rocchi, in questo modo non esercita quella funzione sociale così fortemente declamata nelle pubblicità… Anzi, al pari di altri marchi, utilizza il lavoro precario per abbassare i costi del personale e non per oggettive esigenze temporanee, è evidente, secondo noi, la carenza di personale nei supermercati ed ipermercati Unicoop ed il servizio offerto a soci e clienti ne risente, ridurre il personale è un’operazione commerciale autolesionista.

            Questo è il metodo per far pagare gli effetti della crisi all’anello debole della catena, cioè scaricare i lavoratori a termine attuali e creare nuovi precari nel futuro, riproducendo all’infinito una sorta di “nuovi schiavi” con pochi diritti, molti doveri e “molta paura” del padrone.   

            Il Coordinamento Lavoratrici Precarie Unicoop Tirreno si oppone con forza a questa ennesima provocazione di una azienda che sembra aver smarrito completamente la propria funzione sociale.

            Ha ancora senso chiamarle cooperative? Si chiede Rocchi, le democratiche e piene di valori cooperative, nate 150 anni fa proprio per contrapporsi all'impresa commerciale capitalistica?  Sono forse ancora così? Secondo noi, hanno smarrito quel senso di “la coop sei tu”, ed hanno permesso che prevalesse il capitale sui lavoratori!!!

            Il Coordinamento Lavoratrici Precarie Unicoop Tirreno esprime piena solidarietà ai colleghi campani, consapevole dell’importanza della loro vertenza; ai colleghi di Livorno, comandati durante uno sciopero e che hanno visto sotto attacco il loro diritto costituzionale e a Raffaella, Valentina, Barbara, Graziella, Francesca, le cinque precarie Coop di Livorno che hanno scritto una lettera aperta, la VOSTRA STORIA è LA NOSTRA STORIA.

            Nei prossimi giorni, conclude Rocchi, delle rappresentanti del Coordinamento Precarie chiederanno, insieme alla USB VT, incontri con le varie forze politiche impegnate nella campagna elettorale, per esporre i motivi della loro lotta e capire le intenzioni dei nostri futuri rappresentanti in parlamento!

 Viterbo 23 gennaio 2013                         USB VITERBO                                                                               (Lino ROCCHI)