USB Viterbo aderisce e partecipa al Gay Pride di Roma

La politica attuata da questo Governo è proprio quella di impedire che si possa creare un fronte comune, che possa lottare contro leggi e provvedimenti che umiliano la dignità

Viterbo -

Dopo l'approvazione delle legge sulle Unioni Civili, legge che di fatto relega la popolazione LGBTQI in un ghetto in fatto di diritti civili, si avverte la necessità di unire le forze per lottare contro chi vuole frantumare e dividere il tessuto sociale del nostro paese.

 

Discriminare significa far differenza, commettere parzialità tra le persone, come se esistessero cittadini di serie A e B. Tutti nascono con eguale diritti e il diritto all'amore e alla felicità dovrebbe essere riconosciuto come il legante universale che permette agli essersi umani di poter coabitare su questo pianeta.

 

La politica attuata da questo Governo è proprio quella di impedire che si possa creare un fronte comune, un'unione tra i cittadini, che possa lottare contro leggi e provvedimenti che umiliano la dignità. Usb, oggi più che mai, comprende la priorità di amalgamare tutte le forze che si contrappongono a questo modello e si unisce nella lotta, con la popolazione LGBTQI, per il pieno riconoscimento dei diritti civili, in particolare, auspica che le Unioni Civili, presto scompaiano dall'ordinamento italiano, per lasciare spazio al matrimonio egualitario.

 

Nel documento politico del Gay Pride di Roma 2016 si legge che “ll Roma Pride intende costruire, insieme a tutte le forze vive della Capitale e del Paese, un tessuto culturale e sociale aperto e inclusivo, che faccia delle differenze una ricchezza, attraverso un percorso che condividiamo con tutte le persone che subiscono gli effetti più duri di stigma, emarginazione, discriminazioni e violenza: donne, migranti, diversamente abili, lavoratrici e lavoratori vittime di precarietà e sfruttamento, Rom, non credenti, credenti di minoranze religiose, giovani e studenti.”

 

Il sindacato USB tutela i lavoratori, i migranti, chi non ha un'abitazione. La nuova riforma del lavoro ha portato alla cancellazione di diritti conquistati con decenni di battaglie, primo di tutti l'abolizione dell’art. 18, contenuto nel Jobs Act. Ora il datore di lavoro può licenziare senza giustificato motivo, in quanto non è più previsto il reintegro nel posto di lavoro nel caso in cui il giudice stabilisca che il licenziamento è illegittimo.

 

Usb Viterbo organizza un pullman per andare alla manifestazione del Gay Pride di Roma, sabato 11 giugno. Si parte alle ore 13.00. Per informazioni contattare Luca Paolocci Tel.0761.092213, Tel.335.8729384. Email Viterbo@usb.it.

 

 

 

Luca Paolocci

Unione Sindacato di Base