L'I.N.P.S RISOLVA QUESTI PROBLEMI INVECE DI CAMBIARE IL VESTITO OGNI VOLTA CHE CAMBIA IL PRESIDENTE!

In occasione della visita del Direttore Regionale INPS Lazio presso la sede di Viterbo, riteniamo doveroso rappresentare le problematiche che interessano il nostro Ufficio, problematiche comuni in molti uffici perché, a nostro parere, riflesso di un progetto politico teso a smantellare la previdenza pubblica e lo stato sociale.

 

Viterbo -

In occasione della visita del Direttore Regionale INPS Lazio presso la sede di Viterbo, riteniamo doveroso rappresentare le problematiche che interessano il nostro Ufficio, problematiche comuni in molti uffici perché, a nostro parere, riflesso di un progetto politico teso a smantellare la previdenza pubblica e lo stato sociale.

 

A fronte di una nuova riorganizzazione che l’Istituto si appresta ad intraprendere, questa O.S. denuncia la forte carenza di organico in cui versa questa sede INPS , in particolare in quei settori più penalizzati a causa della forte crisi economica che attraversa il paese.

 

Anche nei giorni scorsi, infatti, l’Inps di Viterbo era sulle cronache dei giornali locali per “gli allucinanti” ritardi sui pagamenti di competenza delle prestazioni a sostegno del reddito.

 

Questo porta a riflettere, innanzitutto, sulla situazione sempre più precaria dei lavoratori in prima linea di fronte ad un’utenza esasperata, lavoratori spesso di Area A o B che da anni subiscono il sopruso di un’Amm.ne che non intende retribuirli per il lavoro che svolgono.

 

Il progetto di integrazione delle funzioni INPS e INPDAP, tanto decantata dall’Istituto è, di fatto, all’anno zero; non risulta,infatti, sia stata effettuata una verifica dei carichi di lavoro ed una conseguente ripartizione delle competenze in base al nuovo organico.

 

I servizi dell’INPDAP risultano abbandonati a se stessi come se nulla fosse avvenuto, ma nel contempo sono stati assoggettati al raggiungimento di un parametro di produttività unico, nonostante le disposizioni e i procedimenti lavorativi siano completamente diversi tra gestione pubblica e gestione privata.

 

Un parametro che questa O.S. ha sempre contestato anche per la gestione privata, perché si basa su di un metodo di conteggio della produttività che non tiene conto dei tempi di studio e di aggiornamento in materie complesse e in continua evoluzione, basta pensare a tutte le riforme in materia di pensioni e di ammortizzatori sociali che si sono susseguite in questi ultimi tempi.

 

Altresì, non ci risulta che all’interno di questa sede sia stata contemplata una struttura di riferimento che emani direttive o interpretazioni in merito alle continue innovazioni normative che si riflettono sui processi lavorativi, né che i vertici gerarchici dell’Istituto provvedano in merito.

 

Tutto ciò aggrava ancora di più la situazione dei dipendenti, costretti ad affrontare da soli ingenti quantità di pratiche in tempi molto contratti e senza la tranquillità di poter svolgere al meglio il proprio lavoro.

 

Rispetto a quanto descritto, l’Istituto non pensi di scaricare ritardi, errori di funzionamento o di valutazione sui lavoratori, fatti salvi naturalmente fattispecie di colpa grave o dolo.

 

Questa O.S., da un lato stigmatizza la volontà politica che a fronte di organici ormai ridotti all’osso tenta di far passare il concetto che il pubblico non funziona per aprire la strada alla previdenza privata , dall’altra , segnala una organizzazione del lavoro all’interno dell’Inps, a cui non sfugge la sede di Viterbo, inefficace ed omissiva rispetto alle proprie responsabilità , nonostante i cospicui compensi percepiti dai vertici.

 

Tanto premesso invitiamo l’Istituto a risolvere questi problemi per recuperare credibilità con lavoratori e cittadini anziché annunciare riorganizzazioni su riorganizzazioni utili solo a riempire le tasche delle Società esterne che ormai gestiscono l’informatica dell’Ente e che si spartiscono una grossa fetta di risorse economiche.

 

 

 

 

 

U.S.B. PI

 

FEDERAZIONE DI VITERBO